L’EFFETTO LOCKDOWN SULLA QUALITA’ DELL’ARIA IN LIGURIA

L’EFFETTO LOCKDOWN SULLA QUALITA’ DELL’ARIA IN LIGURIA

 

 

SINTESI

Dall’analisi delle elaborazioni relative alle variazioni dei valori medi mensili registrati nel I semestre 2020 e i corrispettivi del quinquennio precedente per il particolato non si ha un’indicazione univoca nelle stazioni della città di Genova: qui si osservano nel primo semestre 2020 valori più bassi rispetto al quinquennio precedente, con l’eccezione di via Buozzi dove questo andamento si manifesta per il solo periodo che ricomprende la FASE1 del lockdown. Nel caso delle stazioni di Savona e della Spezia non si osservano invece variazioni di rilievo. Nel caso del biossido di azoto invece, si osservano differenze significative quasi ovunque, in particolare nelle stazioni orientate al monitoraggio del traffico veicolare dove gli effetti del lockdown sono risultati più evidenti. Focalizzando l’attenzione sugli andamenti delle medie giornaliere degli ossidi di azoto nelle postazioni da traffico si evidenziano andamenti molto simili: la più significativa diminuzione è avvenuta con l’inizio della FASE1, per poi ridursi gradualmente con l’inizio della FASE3. Andamenti analoghi, ma con variazioni assolute di minore entità, si trovano nelle stazioni di fondo urbano. Un caso a se stante è rappresentato dalla stazione di tipo industriale analizzata (Cairo Montenotte), orientata al monitoraggio di un’attività produttiva: questa infatti non ha interrotto la produzione durante il lockdown e le variazioni assolute sono di conseguenza risultate estremamente contenute. Senza dubbio, risulta di rilievo il caso relativo alle 3 stazioni (Savona-Varaldo, Genova–Firenze, La Spezia–San Cipriano), che per la loro collocazione hanno risentito in modo più o meno marcato della influenza dalle emissioni delle navi passeggeri attraccate che, durante il lockdown, sono rimaste in stazionamento per l’intero periodo con un regime di funzionamento dei motori dell’ordine di circa l’80% rispetto a quello di piena operatività. Infine il confronto degli andamenti dei giorni tipo evidenzia per gli ossidi di azoto in tutte le postazioni significative variazione nei valori con una forte riduzione degli stessi: unica eccezione rilevante è la postazione di La Spezia-San Cipriano dove gli andamenti presentano solo piccole variazioni, per effetto dell’impatto delle navi da crociera permanentemente presenti al vicino molo Garibaldi. In conclusione, il confronto con gli anni precedenti ha evidenziato che, mentre il particolato ha visto variazioni di scarso rilievo, fatto salvo le eccezioni sopra discusse, consistenti differenze si sono rilevate nei valori di concentrazione degli ossidi di azoto; la ripresa del traffico a partire dal mese di giugno ha riportato la situazione alla “normalità”, confermando come, nel territorio regionale, questa sorgente incida significativamente su questo parametro.

 

Dipartimento Stato dell’Ambiente e Tutela dai Rischi Naturali – U.O. Qualità dell’Aria Via Bombrini 8, 16149 Genova

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