NON PROPRIO LA STESSA… MA NEPPURE UN’ALTRA.

NON PROPRIO LA STESSA… MA NEPPURE UN’ALTRA.

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dal 1960 al 2021: + 60 anni di Italia Nostra a Genova

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Italia Nostra è una libera associazione di cittadini che vogliono tutelare il patrimonio storico, artistico, naturale/ambientale con azioni di denuncia, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con proposte e attività concrete.

Fondata nel 1955, riconosciuta con decreto presidenziale nel 1958, registrata come organizzazione non lucrativa di utilità sociale, è presente sul territorio nazionale con circa 200 sezioni, alle quali possono rivolgersi tutti coloro che ne condividono gli ideali e vogliono partecipare alle sue attività e sostenerle le lotte.

Essa svolge le sue attività senza fine di lucro, grazie all’impegno di volontari competenti, con interventi presso amministratori pubblici perchè vengano rispettate le leggi a difesa dei beni culturali e ambientali e vengano introdotte norme di tutela là dove siano carenti, con proposte normative e culturali per la salvaguardia e la corretta fruizione del patrimonio storico, artistico e naturale con iniziative di educazione ambientale, di informazione e di formazione dell’opinione pubblica, tramite conferenze, corsi, articoli, pubblicazioni, dibattiti, comunicati stampa, mostre, viaggi, escursioni e sopralluoghi per soci e simpatizzanti.

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ITALIA NOSTRA A GENOVA

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A Genova Italia Nostra è presente dal 1960. Tra i soci fondatori ricordiamo Ambrogio Puri e Cesare Fera, che sono stati anche presidenti della Sezione, Mario Fazio, che è stato presidente nazionale. Vittorio Pertusio ne è stato presidente onorario. In questi anni di attività la sezione si è occupata con particolare impegno di questi problemi.

LA CITTA’ STORICA E IL SUO FRONTE MARE

IL PORTO ANTICO

LA CITTA’ DEL NOVECENTO

L’ARREDO URBANO

IL VERDE URBANO

LE VILLE E I GIARDINI STORICI

LA COSTA

LE MURA E I FORTI

I PERCORSI STORICI

I PUNTI PANORAMICI

LE ARCHITETTURE “MINORI”, LE BORGATE ANTICHE E L’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE.

GLI ORTI URBANI

L’EDILIZIA STORICA E I MATERIALI TRADIZIONALI

L’EDUCAZIONE AMBIENTALE

LA VIABILITA’ E I PARCHEGGI

IL RISPARMIO ENERGETICO

Inoltre intraprende azioni di tutela per il Parco del Monte di Portofino; ha promosso la legge istitutiva dei Parchi regionali; leggi sulla fauna, sull’uso dei fuoristrada, sulle energie rinnovabili, ha realizzato e realizza una capillare opera di informazione sull’ambiente e i problemi dello smaltimento dei rifiuti e il loro riciclo.

Le Colombiane del 1992, il G8 del 2001, le manifestazioni per Genova Capitale Europea della Cultura del 2004 hanno richiamato l’attenzione sulla città e hanno portato , attraverso leggi specifiche, ingenti finanziamenti per opere straordinarie.I risultati si sono visti e sono apprezzabili nella misura in cui non sono rimasti legati ad eventi effimeri, ma hanno rivelato, recuperato, valorizzato l’immagine della città e la qualità del suo patrimonio culturale.

Si possono citare il rifacimento di grandi percorsi nella città storica, il restauro dei Palazzi dei “Rolli”, con il prestigioso riconoscimento dell’UNESCU, l’inaugurazione di musei di annosa programmazione e la riapertura di altri riorganizzati e potenziati, l’accesso facilitato a “interni” di abitazioni monumentali, ottenuto in un nuovo spirito di collaborazione tra pubblico e privato.

 

ITALIA NOSTRA ha partecipato  e partecipa a molte iniziative, collaborando nelle forme richieste per un soddisfacente esito degli eventi più propriamente culturali, ha seguito con interesse il fervore operativo che ha caratterizzato in particolare il 2004 , determinata a supportare tutte le attività ragionevolmente programmate e correttamente realizzate.

Oggi a riflettori spenti si possono e si devono fare alcune riflessioni perchè lacune ed errori siano rimediati: la vita di Genova, per i residenti e per i visitatori, continua oltre le storiche scadenze e i grandi eventi.

Non si vuole qui proporre un elenco di inadempienze, ma si possono richiamare all’attenzione degli Amministratori alcune situazioni che ancora oggi richiedono di essere considerate  e risanate.

Ad esempio, ai margini dei percorsi prestigiosi sono stati lasciati al degrado vicoli, piazzette, salite; in particolare percorsi dal porto verso le alture attendono un rifacimento che dovrebbe rientrare nei programmi periodici e regolari di manutenzione urbana; nel cuore della città un grande complesso, il convento dei Ss. Giacomo e Filippo, solo recentemente è stato ritenuto meritevole di attenzione e di un progetto, ma non di savaguardia dei pochi resti di decorazione; ancora, nel centro della città, si scorgono i ruderi della palestra Andrea Doria di via Frugoni; l’arredo verde, i giardini , le aiuole sono oggetto di cura e di manutenzione saltuarie e non sempre adeguate e la sostituzione delle piante abbattute perchè malate avviene raramente .

Tuttavia, ciò che maggiormente inquieta è la quotidiana constatazione che l’impegno culturale non abbia suggerito e condizionato scelte valide anche per interventi per così dire ” di servizio” deliberati negli stessi mesi in cui si tagliavano nastri e si suonavano fanfare.

Si è così autorizzato il parcheggio multipiano che ha cancellato la valletta di Ponte Caffaro, si è consentito che andassero avanti studi e progetti per un autosilos sotto la spianata dell’Acquasola, che devasterebbe per sempre un prezioso giardino storico e intaccherebbe le mura barabibiane; si è consentito che venissero proposti progetti anche in palese contraddizione con le opere solennemente inaugurate, quale il parcheggio nel palazzo della Meridiana, accessibile da via Cairoli pedonalizzata! 

continua…